Le piante officinali e gli integratori rappresentano un valido aiuto per controllare o risolvere piccole patologie e lievi disturbi. Hanno il vantaggio, rispetto al farmaco di sintesi, di essere ben tollerati e con meno effetti collaterali ……… non è detto però che tutto ciò che è naturale sia anche innocuo!
Prima di iniziare in automedicazione un trattamento a base di piante officinali o integratori …. leggere le seguenti avvertenze
- Escludere la presenza di patologie gravi
- Essere cauti quando il trattamento è rivolto a bambini*, anziani** o donne in gravidanza o allattamento***
- Verificare che la pianta o la sostanza che si vuole assumere non abbia controindicazioni
- Verificare che non vi siano interazioni con farmaci presi in concomitanza
- Non prolungare il trattamento per più di due o tre mesi consecutivi. Non ci sono studi clini sugli effetti dell’uso delle sostanze naturali in trattamenti prolungati. Eventualmente ripetere il trattamento dopo un mese di sospensione.
- Non sostituire mai, senza prima aver interpellato il medico, un farmaco con una terapia a base di piante officinali o con un integratore.
Acquistare prodotti sicuri che riportino chiaramente in etichetta la composizione con la quantità di principio attivo (titolazione) rispetto agli eventuali eccipienti
- Se i sintomi persistono consultare un medico
- Quando il medico curante prescrive un farmaco avvertirlo sempre dell’eventuale assunzione contemporanea di prodotti a base di piante medicinali o integratori.
- In caso di anestesia per un intervento programmato sospendere il trattamento con qualsiasi integratore o pianta officianle almeno una settimana prima.
- Cercate, soprattutto se i sintomi non regrediscono, di rivolgervi sempre a professionisti accreditati e con esperienza, non sempre il trattamento che è idoneo per una persona può risultare altrettanto efficace per un’altra, sono tanti i fattori che influenzano la riuscita delle terapie naturali.
* BAMBINI – Fino all’età puberale i bambini sono più soggetti agli effetti tossici dei farmaci. L’organismo e tutte le sue funzioni sono in fase di sviluppo e quindi la metabolizzazione di sostanze esterne potrebbe essere alterata. Questo vale anche per le piante medicinali che poco sono state testate in età pediatrica. Fino ai tre anni di età è sicuramente bene non somministrare nulla che non sia stato prescritto dal pediatra e che non sia indispensabile. Dopo, usando sempre molta cautela, fino al 14° anno di età, alcune sostanze possono essere consigliate: per esempio la pappa reale come ricostituente, il propoli come antibatterico o il rosolaccio in caso di irrequietezza. Sempre iniziando con dosaggi bassi per verificare che non ci manifestino eventuali allergie
**ANZIANI – Nel somministrare prodotti fitoterapici, ad un soggetto anziano bisogna tener conto del fatto che la tolleranza ai medicamenti è minore nei pazienti che hanno più di 65 anni (rischio di sovradosaggio) e che gli effetti indesiderati possono essere due volte più severi che nei soggetti più giovani. L’efficacia della terapia e l’importanza degli effetti collaterali possono essere modificati dall’assorbimento, dalla metabolizzazione, dall’eliminazione e dalla risposta del recettore, tutti fattori che si modificano con l’età e che spesso non possono essere prevedibili. Inoltre nella persona anziana possono coesistere più disturbi e può essere indispensabili l’assunzione di più farmaci contemporaneamente, questi fattori possono andare ad alterare l’efficacia del prodotto naturale. In considerazione comunque di tutto ciò il prodotto naturale, che ha le caratteristiche di essere ben tollerato, semplice da assumere e con pochissimi effetti collaterali, ben si addice all’età geriatrica. Gli integratori sono invece da usare con molta cautela in caso di insufficienza renale ed epatica. Come regola generale si può dire che un paziente con più di 65 anni dovrebbe iniziare una terapia a base di piante medicinali o altri prodotti naturali con un dosaggio inferiore a quello indicato in etichetta (circa due terzi).
*** GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO – Nei primi tre mesi di gravidanza bisogna evitare di assumere qualsiasi tipo di prodotto. In seguito, dal momento che in genere non esistono studi clinici mirati a valutare la reale innocuità delle piante o altre sostanze naturali per lo sviluppo del bambino, il mio consiglio è sempre quello di evitare di assumere prodotti in automedicazione. Sarà il proprio ginecologo a valutare il reale bisogno di una terapia ed a consigliare, se necessario, il prodotto più indicato.
a cura di: dr.ssa Laura Cavalli